• image0 Alla scoperta di territori ...
  • image1 ... custodi della memoria del passato ...
  • image2 ... attraverso culture e tradizioni ...
  • image3 ... tramandate nel tempo ...
  • image4 ... dove si custodisce la memoria antica ...
  • image5 ... e si respira ancora la Storia.

Il basso medioevo

il basso medioevo nel Salento

Il quadro della situazione politica dell’Italia Meridionale del IX secolo vede Bisanzio esercitare il suo potere su Puglia, Basilicata e Calabria; la Sicilia si stacca dall’Impero Bizantino e si trasforma in un califfato arabo che serve come base per le incursioni piratesche dei Saraceni lungo le coste della penisola; i principati di Capua, Benevento e Salerno continuano a mantenere la propria indipendenza; il papato cerca di  ottenere un ruolo attivo nell’Italia meridionale, con cui confinano i propri territori.

La stagione medioevale del Salento è espressione di un sostrato culturale definito dal susseguirsi di tradizioni storico-artistiche relative alle popolazioni che hanno soggiornato e tracciato indelebilmente il territorio (Messapi, Greci, Romani, Longobardi, Bizantini….).
Culture che in qualche modo confluiscono in quelle di popoli conquistatori come i Normanni, gli Svevi e gli Angioini che dominano sul territorio per oltre quattrocento anni, dall’XI al XV secolo. La storia ci rimanda ad importanti eventi collegati all’avvento di queste dinastie, a partire dalla fine del dominio bizantino, alla riforma della Chiesa, a cui i Normanni contribuirono profondamente, alla nascita e affermazione del Regno del Sud, sino alla costituzione delle  prime esperienze comunali. La produzione artistico-architettonica, di questo periodo segue le alterne vicende politico-amministrative grazie ad una committenza ricca e politicamente attiva e ad artefici capaci di tradurne le intenzioni, sino a creare opere con il valore di autentici manifesti politici.